
IO SONO QUELLO CHE HO DONATO. Loriano Bertini collezionista
03/07/2025 › 21/09/2025
Prato, Museo del Tessuto
Fondazione Museo del Tessuto di Prato e Biblioteca nazionale centrale di Firenze presentano in occasione dei 50 anni del Museo del Tessuto di Prato una selezione di tessuti, maioliche rinascimentali e rari libri d’artista del Novecento per rendere omaggio a Loriano Bertini, imprenditore pratese e grande collezionista, che con la sua donazione di oltre 600 tessuti antichi, consentì la nascita del Museo nel 1975.
Dal 3 luglio al 21 settembre 2025 il Museo del Tessuto di Prato rende omaggio alla figura di Loriano Bertini (Prato, 1930 – 2019), imprenditore e collezionista di opere d’arte antica e contemporanea. Bertini, con una generosa donazione di oltre 600 tessuti antichi, nel 1975 ha permesso la nascita del Museo del Tessuto che quest’anno celebra il suo cinquantesimo anniversario.
Nata in collaborazione con la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, la mostra valorizza i principali interessi collezionistici di Bertini e la sua vocazione a condividerli attraverso prestigiose donazioni: non solo tessuti antichi, ma anche maioliche rinascimentali, rare edizioni d’arte e libri illustrati da celebri artisti del XX secolo, acquisiti dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze che oggi costituiscono un patrimonio tra i più rilevanti a livello internazionale.
Schivo di fronte a qualsiasi forma di riconoscenza, Loriano Bertini amava parafrasare la celebre frase di Gabriele d’Annunzio “Io ho quel che ho donato” nel motto “Io sono quello che ho donato”, facendo riferimento alla gioia per ciò che si dà. Numerosi sono stati i musei e le istituzioni culturali di alto profilo che hanno accolto le donazioni di Bertini: tra queste il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, il Museo di Palazzo Davanzati, il Museo del Bargello, il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, il Museo della ceramica di Montelupo.
Straordinaria era la collezione dedicata ai libri illustrati da artisti internazionali del XX secolo, espressione di una vocazione di attento bibliofilo ed estimatore di grafica e d’arte moderna.
Bertini iniziò a collezionarli all’inizio degli anni Settanta. Nel corso di trent’anni raccolse circa 4.500 tra libri d’artista e edizione d’arte, che vennero acquisiti nel 2000 dall’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali e poi confluiti presso la Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
Per la prima volta a Prato verranno esposti al pubblico 22 libri d’artista italiani ed europei a partire dal Futurismo di Marinetti passando per Picasso, Matisse, Mirò, Dalì, Duchamp, fino alle correnti artistiche del secondo Novecento con Capogrossi, Fontana e Isgrò.
Tra i precoci interessi collezionistici di Loriano Bertini spiccano le maioliche che ha raccolto e studiato sin dagli anni Sessanta. Alcuni preziosi esemplari di maioliche rinascimentali donati al Museo della ceramica di Montelupo, sono stati prestati al Museo del Tessuto ed esposti in mostra: un orciolo, una scodella, una crespina e un orcio, tutti di manifattura montelupina realizzati tra Cinquecento e Seicento.
In mostra sarà presente un’accurata selezione di frammenti di vari formati di velluti fiorentini, veneziani e genovesi, lampassi e broccatelli, oltre a due straordinari libri con le pagine realizzate in tessuto jacquard in finissimo filato di seta: il libro di preghiere tessuto da J. A. Henry e presentato per la prima volta alla celebre Esposizione Universale di Parigi del 1889 (vincitore del Gran Prix) e il libro “La Marseillaise”, in cui la partitura musicale dell’inno francese è stata realizzata dalla ditta lionese Chatel & Tassinari.
Il Museo del Tessuto si è costituito nel 1975 proprio grazie alla donazione di Loriano Bertini che comprendeva 612 frammenti tra velluti italiani dal Quattro al Settecento, tessuti figurati con soggetti liturgici, ricami, tessuti di produzione ottomana del Cinque-Seicento, e poi ancora damaschi, broccatelli e lampassi.
Per celebrare l’importante cinquantenario e tenere viva la memoria di un gesto di grande generosità e di straordinaria visione strategica, il museo intitolerà a Loriano Bertini la sala dedicata all’esposizione del suo patrimonio storico, che sarà ora nominata “Sala dei Tessuti Antichi Loriano Bertini”.
In occasione della mostra la Biblioteca nazionale centrale di Firenze ha realizzato il catalogo a cura di David Speranzi, disponibile gratuitamente al pubblico in formato digitale alla pagina web https://bncf.cultura.gov.it/categoria_pubblicazioni/cataloghi-di-mostre/
I libri d’artista di Loriano Bertini
Loriano Bertini iniziò a collezionare libri d’artista all’inizio degli anni Settanta, per un incontro quasi casuale, nello studio di un libraio milanese. Fino ad allora aveva raccolto disegni italiani, dal sec. XIV e al sec. XIX. Si rese conto però che i libri d’artista gli avrebbero permesso ciò che coi disegni gli era impossibile, anche per ragioni economiche. Con una collezione di libri d’artista avrebbe potuto cioè documentare tutta la storia dell’arte del Novecento, dai grandissimi nomi, fino a quelli degli artisti cosiddetti minori: era estremamente difficile e costoso procurarsi un disegno di Picasso o Matisse, ma poteva avere lo straordinario esemplare nr. 3 del Sueño y mentira de Franco, prodotto dal maestro spagnolo al tempo della guerra civile, una superba copia di Jazz, con dedica autografa di Matisse, o una delle eccezionali boîtes di Duchamp. Nel giro di trent’anni Bertini è riuscito a mettere insieme una collezione di circa 4.500 volumi, con pezzi straordinari. Nel 2000, la raccolta è stata acquistata dall’allora Ministero per i Beni e le Attività Culturali e destinata alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, anche grazie al decisivo intervento di Bertini stesso
https://bncf.cultura.gov.it/manoscritti-e-rari/#cap-19.
Prato, Museo del Tessuto, 3 luglio – 21 settembre 2025
info@museodeltessuto.it www.museodeltessuto.it
Orari: martedì – giovedì: 10.00-15.00 | venerdì – sabato: 10.00-19.00 | domenica: 15.00-19.00 | lunedì chiuso
Ultimo aggiornamento: 2 Luglio 2025