Inventario dell’Archivio del Laboratorio di restauro (1966-1975)
Inventario online dell’Archivio del Laboratorio di restauro della BNCF, nato dopo l’alluvione del 1966: vi è descritta tutta la documentazione relativa al periodo 1966-1975 e inerente il recupero dei libri alluvionati. Di particolare interesse sono le testimonianze scritte dei giorni immediatamente successivi alla calamità.
L’inventariazione è stata eseguita in collaborazione con la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Toscana.
Inventari dei fondi alluvionati
In questa sezione è possibile visionare gli inventari ottenuti dalla revisione dello stato dei documenti alluvionati appartenenti al Fondo Palatino e al Fondo Magliabechiano
REVISIONE aggiornata al 18-11-22.
Gli inventari sono aggiornati periodicamente, tenuto conto del fatto che i libri alluvionati non sono restaurati sistematicamente ma in modo sporadico dagli operatori del Laboratorio di Restauro, molto ridotti nel numero e fortemente impegnati con il materiale impropriamente detto “non alluvionato”.
La quasi totalità documenti appartenenti ad ambedue i fondi è stata sottoposta a lavaggio.
I documenti sono in ordine di collocazione e sono consultabili secondo le modalità indicate alla pagina Apertura e orario dei servizi > Materiale alluvionato (cfr. anche Stato dei volumi alluvionati con grafici).
Si mettono inoltre a disposizione del pubblico gli inventari di altri fondi alluvionati: le Miscellanee Magliabechiane, la segnatura Banco (grandi formati) e le Collane – il vecchio nome delle Collezioni – non restaurate e conservate a S. Ambrogio sottovuoto.
- Stato dei volumi alluvionati con grafici
- Revisione Fondo Palatino dei Fondi Palatino e Magliabechiano alluvionati
- Revisione Fondo Miscellanee Magliabechiane 1-6500
- Revisione Fondo Miscellanee Magliabechiane 6501-13726
- Revisione segnatura Banco (grandi formati)
- Revisione Collane
- Revisione Fondo Palatino Cartella
- Revisione Fondo Carte geografiche
Archivio delle legature
L’ Archivio delle legature “non riutilizzate” (piatti, dorsi ma anche fili di cucitura o capitelli) tiene traccia della gran massa di coperte staccate dai libri alluvionati e conservate a parte nel primo periodo post alluvione.
Successivamente è stato incrementato con un consistente numero di coperte appartenenti a volumi non alluvionati.