La storia della soggettazione alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze comincia nel primo dopoguerra, negli anni Venti del secolo scorso: un momento critico per il Paese e per l’Istituto. Carenze di personale dovute a un blocco ventennale dei concorsi pubblici, gerontopatologie che affliggono gl’impiegati ancora presenti (JAHIER 1964), tutto congiura al decadimento del Bollettino delle pubblicazioni italiane pervenute per diritto di stampa che non riesce a descrivere per intero il pervenuto e tanto meno ad inseguire quanto sfugge al deposito obbligatorio degli stampati. Nonostante tutto, il direttore Angelo Bruschi dà inizio, coraggiosamente, alla pratica della soggettazione al fine di dotare le descrizioni del Bollettino anche di un accesso relativo all’argomento trattato. Nel primo numero del 1925 l’Indice degli Autori è preceduto infatti dal nuovo Indice alfabetico dei soggetti, né annunciato né sottolineato da una qualche dichiarazione o spiegazione.
Angelo Bruschi incontra, nello stesso anno, un ottimo allievo e presto un sostegno validissimo in Enrico Jahier, impiegato di nuova nomina, un alpino nativo di Susa approdato alla Nazionale di Firenze dopo quattro anni di trincea, e che diviene in breve uno dei pochissimi esperti, in Italia, di catalogazione per autori e per soggetti, responsabile presto dell’intera redazione del Bollettino. A lui si deve la parola stessa ‘soggettazione’ (JAHIER 1939) e la predisposizione del catalogo a soggetto alla consultazione del pubblico, modificando a tale scopo i soggetti del Bollettino.
Scorrere oggi gl’indici a soggetto del decennio 1925-1935 significa constatare la crescita del numero delle descrizioni e dei relativi soggetti, ma soprattutto significa assistere al formarsi di riflessioni critiche e di un metodo. Solo dopo un decennio di pratica assidua, sempre confrontandosi criticamente con i più moderni strumenti stranieri, ma ricercando una via italiana, consona alle tradizioni disciplinari e linguistiche del Paese, Jahier condensa in cinque regole i fondamenti della soggettazione (JAHIER 1938). Il soggetto di un’opera, secondo tali principî, non è un sostantivo eventualmente seguito da un aggettivo, ma ‘una formula convenzionale’ in cui, in ordine costante, vengono espressi l’argomento principale, il punto di vista sotto il quale viene considerato, il tempo, lo spazio, la forma. Anche la questione della preminenza da accordare o no al termine geografico trova indicazioni precise.
Jahier, promosso ad altri incarichi, dal 1936 non si occupa più del Bollettino, ma ne vede e propugna i possibili sviluppi su un piano nazionale con la distribuzione di schede a stampa alfabetiche e a soggetto, delinea e comincia a lavorare alla creazione di un ‘Indice nazionale dei soggetti’ cui concorrano le maggiori istituzioni nazionali, BNCF, Consiglio nazionale delle ricerche e Biblioteca nazionale di Roma. Finita la guerra, però, altri sono gl’intendimenti del ministero e Jahier, estromesso dal progetto senza spiegazione alcuna, amareggiato, nel 1950 dà le dimissioni dalle Biblioteche.
Al suo posto, ridotti i propositi alla compilazione di un repertorio alfabetico delle voci a soggetto fondato sul solo contributo della BNCF, era stato designato Emanuele Casamassima, bibliotecario arrivato a Firenze dopo un breve periodo presso il settore dei manoscritti della Nazionale di Roma.
Casamassima imprime al Soggettario l’impronta della sua cultura, del suo modo di pensare, pur radicandolo nell’esperienza impostata in teoria e in pratica da Jahier. Intervenendo al VII Congresso dell’AIB, nel 1951, Casamassima dà conto dei criteri generali, della struttura sindetica, delle scelte linguistiche, avvertendo che con il Soggettario non si vuole offrire al catalogatore un repertorio di voci da applicare meccanicamente nella formulazione di soggetti, ma un metodo e una terminologia (CASAMASSIMA 1951). Il Soggettario verrà pubblicato nel 1956 (SOGGETTARIO 1956), «unico strumento di lavoro italiano che […] si presentasse di livello internazionale» (CROCETTI 2008). Tuttavia, nella prefazione, Anita Mondolfo, già direttrice della Nazionale e grande sostenitrice dell’impresa, dichiara che «al compito di formulatori di regole non ci siamo sentiti maturi» (MONDOLFO 1956): le note introduttive firmate da Casamassima fin dal titolo vogliono arrestarsi alla sola consultazione dello strumento, senza addentrarsi a guidare il bibliotecario nella formulazione dei soggetti sulla base degli esempi offerti (CASAMASSIMA 1956).
Il Soggettario si è rivelato strumento di una longevità impressionante contro la volontà degli stessi redattori che auspicavano il susseguirsi a breve termine di aggiornamenti e modificazioni, ma la mancanza di una ‘grammatica’ ha pesato sulla soggettazione in Italia. La Bibliografia nazionale italiana lo ha costantemente usato per cinquant’anni, supplendo con l’esemplificazione alla mancanza di regole (LUCARELLI 2008) e facendosi carico, sia pure in modi limitati, dell’aggiornamento della terminologia.
Bibliografia:
- Casamassima 1951
Emanuele Casamassima, Soggettario e soggetti nella Biblioteca nazionale di Firenze, «Accademie e biblioteche d’Italia», XIX,II n.s., 1951, pp. 378-382.
- Casamassima 1956
Emanuele Casamassima, Note introduttive alla consultazione del Soggettario, in Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Firenze, Il cenacolo, 1956, pp. XV-XXXIX.
- Crocetti 2008
Luigi Crocetti, Casamassima e Firenze: dal Soggettario all’alluvione, in Il nomos della Biblioteca: Emanuele Casamassima e trent’anni dopo, a cura di Roberto Cardini e Piero Innocenti, Firenze, Polistampa, 2008.
- Jahier 1938
Enrico Jahier, Catalogo a soggetto e schedatura centrale, «Accademie e biblioteche d’Italia», XII, 1938, pp. 281-292.
- Jahier 1939
Enrico Jahier, Appunti di terminologia bibliotecnica, «Lingua nostra», I, 1939, n. 30, pp. 80-82.
- Jahier 1964
Enrico Jahier, La catalogazione centrale corrente. Storia di un’esperienza, «Accademie e biblioteche d’Italia», XXXII, 1964, pp. 246-265.
- Lucarelli 2008
Anna Lucarelli, Dalle nutrici ai masterizzatori: lavorando con il Soggettario, in Il nomos della Biblioteca. Emanuele Casamassima e trent’anni dopo, a cura di Roberto Cardini e Piero Innocenti, Firenze, Polistampa, 2008, pp. 117-130.
- Mondolfo 1956
Anita Mondolfo, Prefazione, in Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Firenze, Il cenacolo, 1956
- Soggettario 1956
Soggettario per i cataloghi delle biblioteche italiane, a cura della Biblioteca nazionale centrale di Firenze, Firenze, Il cenacolo, 1956.Aggiornato a Dicembre 2011